sabato 12 gennaio 2013

L’Unione

O tu che sinceramente desideri consacrarti a me e sei disposto a dare tutta la tua vita a me, rinunciando a tutte le tue idee personali, a tutte le tue speranze, a tutti i tuoi scopi personali, perché Io possa esprimere per mezzo tuo liberamente e pienamente la mia idea impersonale, ascolta con attenzione queste parole.

Io ti ho condotto attraverso tutte le tue esperienze fino a questo punto. Se tu ora sei realmente pronto e disposto a servirmi, se hai imparato che tu, da te, non puoi sapere nulla e non puoi fare nulla, e che l’Io sono e ciò che tu chiami la tua intelligenza, la tua forza e la tua sostanza, sono realmente miei; se hai imparato che sono Io che dirigo tutti i tuoi pensieri e che non solo ti faccio fare quel che fai, ma ti dò la capacità di farlo; allora tu puoi comprendere il significato delle mie parole e sei pienamente preparato a obbedirle.

Io ti ho portato finora, appunto, le esperienze che potevano insegnarti queste cose. Ma ora, se sei pronto e degno, tu puoi lavorare coscientemente con me e aspettare con gioia e anche con calma ogni nuova esperienza, sapendo che in essa sono contenute meravigliose espressioni del mio intento, che Io voglio rendere del tutto chiaro a te, e che ti porterà in unione sempre più intima e amorevole con me.

Così, tutte le esperienze saranno d’ora innanzi benedizioni, invece che prove o cimenti o effetti karmici di atti precedenti; poiché in ognuna Io ti schiuderò la grandiosa visione della mia Realtà, quella del tuo meraviglioso Sé, finché tu non abbia più nessuna disposizione a seguire alcuno dei tuoi antichi desideri, ma cerchi solo di conoscere i miei desideri e di compiacermi.

Questo si manifesterà in molte nuove maniere.

Nelle tue attività, di qualunque genere siano, tu non ti preoccuperai più del compito che ti si presenta e farai ogni cosa ti capiti, sapendo che è ciò che Io ti richiedo; e ti sforzerai sempre e solo di compiacere me agendo impersonalmente, il che mi permetterà di compiere speditamente il mio volere.

Persino nei tuoi affari tu troverai che Io sono presente. Sono Io, infatti, che ti procuro quegli affari, qualunque essi siano; non perché in essi tu possa riuscire o fallire, né perché tu possa in essi affaticarti, né accumulare ricchezze per i tuoi discendenti, o perdere tutto quanto possiedi, o non riuscire mai ad accumulare nulla. No, ma perché mediante il successo o l’insuccesso, per mezzo della mancanza in te d’ambizione o di speciali abilità, Io possa risvegliare il tuo cuore alla realizzazione di Me, l’Uno impersonale che risiede nell’interno; che ispira e dirige tutte queste cose che fai, in attesa che tu partecipi coscientemente al vero successo e accetti le reali ricchezze che ho in serbo per te.

Imparerai allora che i tuoi affari, il tuo lavoro, le condizioni della tua vita sono solo incidenti, ossia veicoli esterni che Io scelgo e adopero per condurti attraverso certe esperienze che Io ritengo le più adatte a portarti a tale realizzazione e, al medesimo tempo, a vivificare in te certe qualità dell’anima che ora essa esprime solo imperfettamente.

Solo che tu conosca che Io dimoro così nel tuo cuore, che tu senta che Io ti accompagno al tuo ufficio, al tuo negozio, al tuo lavoro, qualunque esso sia, e mi permetta di dirigere i tuoi affari e i tuoi atteggiamenti, Io ti dico in verità che quando tu avrai fatto questo diverrai immediatamente conscio di un nuovo potere dentro di te, di un potere che fluirà da te come una dolce, soave simpatia, un vero senso di fratellanza, un’amorevole comprensione verso tutti quelli con cui verrai a contatto; che ispirerà loro principi più elevati negli affari e nella vita e creerà in essi l’aspirazione a spargere nel proprio ambiente un’influenza simile; un potere che ti attirerà affari, denaro, amici e abbondanza di tutte le cose che ti occorrono; un potere che ti metterà in comunicazione con i più elevati regni del pensiero, rendendoti capace di scorgere chiaramente e di manifestare coscientemente tutti i miei poteri impersonali, tutti i miei attributi in ogni momento della tua vita. Allora non sentirai più il bisogno di andare in chiesa o a riunioni religiose di alcun genere e neppure di leggere gli insegnamenti delle mie rivelazioni, allo scopo di trovarmi e di adorarmi.

Ti volgerai invece all’interno e mi troverai sempre là; e sarai così pieno della gioia di comunicare con me e di servirmi e di adorarmi così, che non t’importerà d’altro che di ascoltarmi e di obbedire alla mia voce e di sentire il fremito del mio tenero amore, mentre esso ti riempie e ti feconda, e prepara le vie e mitiga e facilita le condizioni dovunque tu vada e qualunque cosa tu faccia.

Io farò di te un’influenza elevatrice, un lievito nella comunità dovunque ti manderò; attirerò tutti a Me e a ricevere la mia benedizione per mezzo tuo, divenuto capace di mettere la tua personalità al servizio della Mia Sacra Impersonalità, in modo che essi dimentichino te e vedano me soltanto e sentano lo stimolo della mia presenza nei loro cuori; in modo che possano andarsene con una nuova luce negli occhi e il senso di un nuovo scopo nella loro vita.

Nella tua casa specialmente Io dimorerò.

Attraverso quelli che ti sono più prossimi Io t’insegnerò molte cose meravigliose che ora tu puoi comprendere, mentre prima ti ribellavi furiosamente contro la loro verità.

Attraverso il marito, la moglie, il figlio, il fratello, la sorella, il parente: specialmente per mezzo del despota, del brontolone, dell’egoista, Io potrò sviluppare in te le grandi qualità della pazienza, della sopportazione, del dominio della lingua, della gentilezza amorevole, del vero altruismo e dell’intendimento, intelletto del cuore; poiché ti farò vedere che Io profondamente dentro ai loro cuori costringo le loro personalità a dare precisamente ciò che la tua personalità attira con le proprie debolezze.

Ora tu potrai apprezzare questo e profittarne.

Quando comprenderai realmente questa grande verità, sarai capace di vedere in tuo fratello, o in tua moglie, o nel tuo parente, o nel tuo bambino, Me che ti chiamo con occhi amorosi e addolorati, mentre essi ti parlano sconsideratamente, o egoisticamente, o nel furore della collera.

Invece di biasimarli, tu ti volgerai a me dentro, all’Uno impersonale, che parlerà per mezzo delle tue parole miti, amorevoli, gentili, le quali immediatamente ammansiranno il cuore degli altri e ti uniranno a essi meglio di prima. Poiché Io, l’Io reale nel cuore di ciascuno, sono Uno e rispondo sempre quando ci si rivolge a me in questo modo.

Sì, se solo tu potessi saperlo! La più grande scuola per te e il tuo più grande insegnante sono nella tua casa, presso il tuo focolare.

Molto, moltissimo è riservato a quelli che coscientemente conoscono ciò e che permettono a me, l’Uno impersonale interiore, d’insegnare. Poiché Io solo t’insegnerò molte cose per bocca di quelli che ti sono più vicini, ma similmente per mezzo tuo insegnerò a essi. Però con questa differenza: se tu sei cosciente di me e riposi impersonalmente in me e nella mia sapienza, allora tu mi permetterai di scegliere le tue parole e di dirigere le tue azioni, non ti darai pensiero dei loro effetti sugli altri o su te stesso e metterai tutta la tua responsabilità su di me.

Quando sarai capace di fare questo, ti meraviglierai dei cambiamenti che constaterai nella tua personalità e nelle personalità dei tuoi cari e alfine potrai vedere dietro alle loro personalità umane Me, il tuo stesso Sé impersonale, splendere nei loro occhi.

Quando tu potrai vedermi così, il cielo si aprirà per te e non vedrai più difetti in tuo fratello, né sentirai disarmonie intorno a te, né durezze provenienti dai tuoi simili. Poiché saprai che Io, l’Uno impersonale dentro gli altri, sono la fonte di ogni perfezione, di ogni armonia, di ogni amorevolezza e che attendo soltanto che la personalità umana compia il riconoscimento, si metta sommessa da parte e lasci la mia luce irradiare in tutto lo splendore della mia Idea divina.

Allora vedrai che tutte le condizioni in cui ti metto sono posti che ho scelto dove tu puoi meglio servirmi: poiché in tutti i posti e in tutte le condizioni c’è molto, molto da fare e che tanto più spiacevoli riescono alla personalità, tanto più c’è bisogno della mia presenza vivente.

Dovunque tu sia allorché avviene il risveglio, qualunque sia stato il tuo allenamento, in affari, in una professione, in un lavoro manuale, nella chiesa o nel basso mondo, là è la tua migliore occasione di servire, poiché là tu conosci il modo di comportarti.

Come possono il mio e i tuoi altri Sé, svegliarsi alla conoscenza della mia presenza interiore senza l’influenza stimolatrice che deve venire prima dall’esterno?

Voi che avete ricevuto dovete dare. Voi che siete stati vivificati, dovete divenire vivificatori. Voi dovete portare negli affari, nella professione, nel lavoro, nel mondo circostante, la mia presenza vivente; dovete aprire le porte dei cuori addolorati e ammalati e lasciare che la mia luce e il mio amore risanatore si riversino in essi. Voi dovete essere il lievito che farà lievitare la massa.

Se le condizioni di questi cuori debbono essere sollevate, tocca a voi, miei risvegliati, di portare a questi miei ignoranti, traditi e illusi, la mia ispirazione, la mia benedizione, la mia forza, perché essi possano levarsi, respingere lungi l’influenza del mondo, ascoltare la mia voce interna ed essere d’ora in poi i padroni delle condizioni circostanti e non più gli schiavi.

Nessuna condizione nella vita può essere sollevata o dominata sfuggendo da essa. Il tocco divino è necessario e deve essere provveduto, ma può essere dato solo da uno che ha sondato le profondità e raggiunto i culmini dell’esperienza umana, con Me quale guida e interprete.

O voi che leggete e la cui Anima comprende, siate benedetti e il lavoro che dovete compiere sia dinanzi a voi.

Ma voi che ancora dubitate, mentre la vostra personalità trema di paura, man mano che la luce filtra attraverso il vostro intelletto annebbiato, voi pure parteciperete presto alle mie benedizioni, poiché Io vi preparo rapidamente alla gioia che vi aspetta.

Ma tutti voi che comprenderete, e voi che temete, sappiate che anche ora Io manifesto il mio volere attraverso di voi, e che il tempo verrà certamente in cui non conoscerete altra volontà che la mia e in cui tutte le cose che voi vorrete saranno.

Ma questo accadrà solo quando voi stessi sarete divenuti Uno con me; finché non rimarrà nella vostra personalità nulla che possa attirare da altri il minimo pensiero o sentimento disarmonico, per un vostro atto o una vostra parola.

Voi procederete allora spargendo benedizioni intorno a voi. Dovunque andrete la Mia Luce e il mio amore irradieranno intorno a voi, creando Pace, Concordia, Unità. Ma la cosa migliore, benché naturale allorché potrete comprenderlo, è che tutti saranno migliori e più felici per il fatto che voi siete apparsi nella loro vita. Poiché l’Io sono in essi, che mentre sono ancora nella carne ha trovato e sentito dentro di voi un vero tramite impersonale d’espressione, sente quindi, benché la personalità loro ne sia inconscia, lo splendore e la santità della mia Vita Impersonale.

IO SONO
l’Unigenito che procede
dal Padre e dalla Vergine Madre,
Eterna, Genitrice, Matrice dell’Universo.

Dimoro nel cuore,
nell’intimo più recondito
di tutte le cose manifestate.

Di coloro che discutono,
Io SONO l’argomento.

La scoperta di Me

O tu, che hai studiato diligentemente quanto ti ho detto fin qui, e che credi d’aver avuto un barlume di me, ma non ne sei ben sicuro, avvicinati e ascolta con la tua anima ciò che ora ho da dirti.

Sii Calmo! E sappi: Io - Sono - Dio.

Se tu hai imparato a rimanere calmo, se hai studiato e meditato sopra questo Io quale Dio dentro di te, se tu sai distinguerlo dall’Io personale e se talvolta sei conscio di uscire, per così dire, dalla tua personalità e dal punto di vista del tuo Sé umano quale esso è, di vederne le debolezze, le meschinità, i difetti, il basso egoismo, gli appetiti e le passioni animali, i desideri puerili, le stolte vanità e l’orgoglio, se tu puoi fare tutto ciò e hai scorto tali cose con visione chiara, sappi che in quei momenti sei stato nella coscienza con me; che era il tuo Sé reale, l’Io dentro di te, che ti permetteva di vedere con i miei occhi la realtà delle cose.

In quei momenti tu eri libero dalla tua personalità e dimoravi nella mia coscienza chiamandola cosmica, universale, spirituale o impersonale, come vuoi, poiché non avresti potuto vedere queste cose in te, tranne che per mezzo di occhi impersonali: dei miei.

Ancora guardando indietro nella tua vita, ti ricorderai di essere stato molte volte spinto a fare certe cose, alcune delle quali diedero ottimi risultati; altre volte argomentasti contro l’impulso, e l’intelletto ti portò ad agire differentemente e sempre allora con insuccesso, delusione e sofferenza. Questa coscienza impellente era il tuo Sé reale, l’Io dentro di te che ti guidava in quei momenti, dicendoti chiaramente ciò che dovevi fare.

In quei momenti tu ascoltavi con le tue orecchie spirituali, con le mie orecchie, e quando tu impersonalmente obbedivi, seguivano il successo e la soddisfazione; mentre quando credevi di saperne di più, venivano la sconfitta, il rimorso, l’infelicità.

Ancora, in alcuni momenti tu hai sentito l’approssimarsi di qualche evento, o la vicinanza di qualche persona invisibile, o vibrazioni disarmoniche al contatto di altre. Questo è il Reale che tu senti con la tua coscienza spirituale o impersonale, la quale, se solo tu la conoscessi, sapresti che è sempre vigile a proteggerti, guardarti e consigliarti intorno a tutte le cose, le condizioni e gli avvenimenti esterni.

Ti indico tutte queste cose per imprimere bene in te che sono Io, dentro di te, nel tuo corpo spirituale, il corpo perfetto interiore, dove Io dimoro, che ti parlo così, che ti consiglio, ti istruisco, ti proteggo e ti avverto in tutti gli affari della vita; sì, in ogni minimo dettaglio.

E solo che tu voglia volgerti a me e badare, studiandole attentamente, a queste impressioni che ricevi ogni momento, e imparare a fidarti di esse, a servirmi, a riposare in me, mettendo in me tutta la tua fede, ti guiderò veramente in tutte le tue vie, risolverò per te tutti i problemi, renderò facile ogni tuo lavoro e tu sarai condotto tra pascoli verdeggianti, oltre le acque tranquille della vita.

Ah! Figlio mio, se tu volessi impiegare soltanto una decima parte dell’energia che sprechi nel cercare all’esterno, tra i gusci della conoscenza umana e degli umani insegnamenti, in sforzi risoluti diretti all’interno, per trovare me! Se tu consacrassi soltanto un’ora al giorno a me solo, immaginando e praticando la presenza mia dentro di te!

Io ti prometto qui, che non solo presto, molto presto mi troverai; ma che sarà per te una fonte inesauribile di tale sapienza, forza e aiuto, quale la tua mente umana ora non può neppure comprendere.

Sì, solo che tu voglia cercarmi così, dandomi il primo posto nella tua vita, e se non ti darai riposo finché non mi avrai trovato, non passerà gran tempo che diverrai conscio della mia presenza e della mia voce amorevole che ti parla costantemente dalla profondità della tua anima. Allora imparerai a venire a me, in dolce comunione, ti troverai gradatamente a dimorare nella mia coscienza e scoprirai che la mia parola dimora in te; che qualunque cosa tu desideri ti sarà miracolosamente concessa.

Ma questo dimorare continuamente in me sarà difficile dapprima; poiché il mondo, la carne e il demonio sono ancora molto potenti nella tua coscienza. Ma a poco a poco tu ti avvezzerai ad adoperare i miei occhi impersonali e ben presto saprai scorgere nella realtà delle cose e anche nella realtà di questi apparenti Signori della Terra; allora troverai che dimori in un meraviglioso nuovo mondo popolato di Esseri angelici che usano i corpi di carne delle personalità umane soltanto come veicoli, o strumenti, o vesti per venire a contatto delle condizioni e delle esperienze terrene che essi hanno creato, allo scopo di sviluppare le qualità dell’animo necessarie alla perfetta espressione della mia Idea sulla Terra.

Ai tuoi occhi non vi saranno più ombre, né mali, e quindi nessun demonio; poiché tutto è Luce, Amore, Libertà, Felicità e pace, e tu vedrai Me in tutto, e in ogni essere qualche attributo di Me. Non avrai che da lasciare il mio amore irradiare nel tuo cuore ed esso illuminerà per te il reale significato di quanto vedi.

Allora avverrà il grande fatto: tu comprenderai d’aver trovato il Regno di Dio e di camminare in esso; che esso è proprio qui su questa Terra, che si manifesta dappertutto intorno a te e che tu hai vissuto finora in esso senza saperlo; che invece di essere al di fuori, in qualche luogo remoto, esso è dentro di te, dentro ogni altro essere, nell’intimo più recondito di tutte le cose manifestate. In altre parole, troverai che esso è la realtà di tutte le cose e che tutte le apparenze esteriori sono soltanto le ombre di questa Realtà, create dal concetto erroneo dell’uomo e dalla sua credenza d’essere separato da me.

Trovato il Regno, tu troverai il tuo posto in esso.

Comprenderai che sei, in verità, uno dei miei attributi divini, che il tuo lavoro era tutto stabilito per te fin dal principio, e che tutto quanto è accaduto prima è stato solo una preparazione, un adattamento della tua personalità a quel lavoro. E tutta la tua anima balzerà, pregustando la gioia di tornare, dopo tale lungo pellegrinaggio, alla mia casa, di entrare alfine nella mia Vita reale. Uno in coscienza con me e con altri tuoi Sé, tutti impegnati a elaborare l’ultima perfetta espressione della mia Idea sulla Terra.

O tu! Cui la lettura di ciò ha risvegliato memorie di gioie precedenti e la cui Anima ha vibrato in risposta, non lasciare queste parole finché tu non ne abbia appreso tutto quanto Io ho da dirti.

Sta calmo, ascolta la mia voce interna e impara quali splendori ti aspettano, se sei capace di vedere con occhi impersonali e di udire con intendimento impersonale. Ma se la lettura di questo ti procura per la prima volta la visione della mia Realtà dentro di te e del mio Regno, suscitando vibrazioni che t’innalzano a una temporanea estasi spirituale e tu decidi di tentare di dimorare sempre in questa coscienza di Me e d’obbedire sempre a Me, non scoraggiarti se fallirai ignominiosamente alla prima occasione di provare la sincerità e la forza della tua risoluzione, poiché solo a forza di tentativi e insuccessi e compenetrandoti profondamente della tua mancanza di forza e di abilità a riposare e confidare in me, Io posso svegliare in te la coscienza dei miei divini poteri che sempre sono in attesa per manifestarsi attraverso te.

Queste alte vibrazioni sono il sorgere di certe qualità dell’anima che debbono essere svegliate prima che Io possa manifestare tali poteri.

Naturalmente, allorché quelle qualità sono risvegliate, esse attirano l’opposizione attiva di certe altre qualità che finora avevano incontrastato impero nella tua natura e che debbono essere sopraffatte e soggiogate prima che le qualità dell’anima possano liberamente manifestarsi.

Questa opposizione non ha altro scopo che di rinforzare, mettere alla prova e perfezionare l’espressione di quelle qualità dell’anima; poiché esse debbono essere capaci di resistere a ogni attacco dall’esterno prima di poter pienamente manifestare tutti i miei divini poteri che sospingono dall’interno.

Ma sappi che Io manifesto questi poteri precisamente nella misura in cui tu puoi sopportarli e mantenerti forte.

L’errore che tu commetti è di cercare di crescere tu.

Io sono l’albero della Vita dentro di te. La mia vita vuole e deve farsi spingere innanzi, ma fa questo per mezzo di uno sviluppo graduale e costante.

Tu non puoi giungere al frutto se non hai compiuto il debito sviluppo.

Ma, ricordalo, la vita sta continuamente costruendoti nella perfezione di salute, di forza e di bellezza in cui possa esprimersi esternamente, come fin d’ora si esprime internamente.

Tu che hai cominciato a realizzare che Io sono dentro di te, ma ancora non hai imparato a comunicare con me, ascolta e impara adesso.

Tu hai imparato a calmare la mente e hai forse sentito la mia presenza dentro di te. Se così è, realizzando che Io sono là, rivolgimi una domanda: poi, con tacita preghiera a me, perché Io ti rispondo, senza ansia, preoccupazione o interesse personale e con la mente perfettamente vuota, aspetta l’impressione che verrà.

Se in risposta viene un pensiero che tu riconosci di aver udito o letto in qualche luogo, respingilo immediatamente dicendo: «No, Padre, che cosa dici?». Altri pensieri possono venirti da altre sorgenti umane, ma tu sei vigile, li riconoscerai subito come tali e rifiuterai di accoglierli. E allora, se persisterai nel domandare a me, otterrai finalmente una risposta che sentirai essere realmente mia.

Così accadrà in principio. Ma quando avrai imparato a distinguere la mia voce da tutte le altre e potrai far tacere completamente il tuo interesse personale, allora potrai a volontà mantenere una silente comunione con Me, senza interferenze di idee, credenze e opinioni provenienti da altri; potrai allora rivolgermi domande a tuo piacere, o altri potranno interrogarti su qualunque problema nel quale abbiano bisogno d’aiuto e Io in quel momento metterò nella tua mente le parole che dovrai dire, o silenziosamente a te stesso, o udibilmente per mezzo tuo all’altro.

E tu, mio diletto, che ti sei consacrato a me e tendi con ogni sforzo a raggiungere l’unione con me, ma che hai trovato invece che ogni appoggio del mondo si è ritratto da te, o sta per ritrarsi, e che tu sei senza denaro, senza amici e non sai dove volgerti per aiuto umano, sappi, o da me benedetto, che tu sei ora molto, molto vicino e che se continui soltanto a dimorare in me, lasciando che la mia parola dimori in te e ti guidi, riposando e confidando assolutamente nella Mia Promessa, Io ti porterò ben presto una gioia, un adempimento, una pace che parole umane e menti umane non possono raffigurare.

Poiché tu hai obbedito ai miei ordini, hai confidato in me, hai cercato prima il mio Regno e la mia Giustizia e perciò Io aggiungerò a te tutte le altre cose, anche quelle che il mondo ti ha negato.

E tu, mio caro, che ti sei pure consacrato a me, ma che ancora ti attieni a qualche legge mondana e non puoi abbandonarla e confidare pienamente in me; tu, a cui, perciò, ho portato l’insuccesso, il disinganno e perfino la povertà, per insegnarti il valore reale di tutte le cose mondane, la loro impermanenza, la loro impotenza a dare la felicità; per insegnarti che esse non hanno nulla a che fare con la mia Vita reale; tu, caro figliolo, che non puoi ancora vedere questo e hai il cuore pieno di ansia e di paura, perché non sai di dove ti verrà il pane di domani o il denaro per la prossima pigione, o per la cambiale che devi pagare, ascolta ancora una volta le mie parole che ti ho detto già molto tempo fa nel sermone della montagna:

“Perciò Io vi dico: Non prendetevi pensiero dei domani, di ciò che mangerete, né di come coprirete il vostro corpo. Non è la vita più del cibo e il corpo più delle vestimenta? Guardate gli uccelli dell’aria; essi non seminano, né mietono, né raccolgono, pure il vostro Padre celeste li nutre. Non siete voi da più di essi? Chi di voi, preoccupandosi, può aggiungere un cubito alla propria statura? E perché vi date pensiero delle vostre vestimenta? Guardate i gigli del campo, come essi crescono; essi non s’affannano, né tessono; eppure Io vi dico che neppure Salomone, nel suo splendore, era abbigliato come uno di essi: perciò, se Dio veste cosi l’erba del campo che oggi è domani è gettata nel forno, non vestirà egli molto di più voi, o voi uomini di poca fede? Non vi date dunque pensiero dicendo: che cosa mangeremo o di che cosa vestiremo? Poiché il vostro Padre celeste sa che voi avete bisogno di queste cose. Ma cercate prima il Regno di Dio e la Sua Giustizia; e tutte queste cose vi saranno aggiunte. Non vi date dunque pensiero del domani, poiché il domani penserà a se stesso. A ogni giorno basta la sua pena”.

Ti abbisogna comando più preciso, o più precisa promessa di questa?

O tu che ti sei consacrato a me e che ti chiami mio discepolo, ascolta: non ho finora tutto provveduto per te? Sei tu mai stato in bisogno che Io non ti sia venuto in aiuto proprio al momento giusto? C’è mai stato un tempo in cui le cose sembrassero scure e in cui Io non portassi la luce?

Puoi tu, con quello che sai ora, guardare indietro alla tua vita e vedere in che cosa tu avresti disposto meglio? Baratteresti tu la tua comprensione spirituale, con le possessioni terrene di chiunque tu conosca? E non ho Io fatto tutto questo, benché tu ti sia sempre ribellato, rifiutando di ascoltarmi durante tutta la tua vita?

Ah! Figli miei, non vedete che il denaro, la casa, le vesti, il cibo e il loro acquisto sono solo incidenti, e non hanno nulla a che fare con la vostra Vita reale, tranne che per quel tanto che voi li fate reali, pensando che abbiano molta importanza e lasciando me essere soltanto una cosa secondaria?

E se diviene a me necessario di togliervi le cose del mondo, perché voi possiate imparare la verità che Io sono la sola cosa importante nella vita, che Io debbo essere il primo se voi veramente mi amate, Io lo faccio, come il medico che, per portare il paziente alla salute, rimuove prima la causa della malattia, perché possiate conseguire la felicità e la prosperità reali e durature.

E questo s’applica anche a te, mio figlio, che hai perduto la salute, il coraggio, il dominio del tuo Sé e dopo faticosi anni di ricerca all’esterno presso i medici e alle medicine della Terra, seguendo fedelmente ogni istruzione e suggerimento datoti, per recuperare la vita perduta ti sei rivolto finalmente a me dentro, con la debole speranza che Io possa aiutarti. Sappi, fanciullo mio, che tu pure devi venire in completo abbandono a me, l’Uno e l’unico medico che può realmente guarirti. Poiché Io sono la vita onnipotente dentro di te. Io sono la tua salute, la tua forza, la tua vitalità. E non potrai godere salute reale e duratura finché non potrai sentire me dentro di te e sapere che Io sono tutto questo per te.

E ora, fanciulli miei, avvicinatevi. Poiché Io sto per dirvi con quale mezzo si ottengono tutte queste cose.

Nelle parole che seguono è il grande segreto. Beato colui che lo trova:

Sii Calmo! E Sappi: Io - Sono - Dio.

Sappi che Io sono in te, che Io sono tu, che Io sono la tua vita.

Tutta la sapienza, tutto l’amore, tutto il potere in questa vita che liberamente fluisce ora, attraverso l’intero essere tuo.

Io sono la Vita, l’Intelligenza e la Forza in sostanza, nelle cellule del tuo corpo, nelle cellule di tutta la materia, minerale, vegetale, animale.

Io sono in te e in essi. Per mezzo mio tutto ciò che essi hanno o sono è tuo e tu puoi prenderlo. Parla a essi in mio nome ed essi ti risponderanno.

Sorgi, o tu che aspiri all’unione con me.

Accogli il tuo divino retaggio.

Schiudi l’anima tua e aspira il mio alito di vita.

Io ti riempio a tal segno della mia forza, ch’essa da ogni parte trabocca; che ogni fibra, ogni nervo, ogni cellula, ogni atomo del tuo essere è ora coscientemente vivo di Me, della mia Salute, della mia Forza, della mia Intelligenza, dei mio Essere. Poiché Io sono dentro di te e noi non siamo separati, né mai potremmo esserlo, giacché Io sono tu.

Svegliati! Afferma la tua sovranità, conosci il tuo Sé e i tuoi poteri. Tutto quello che Io ho è tuo. La mia vita fluisce attraverso di te, perché tu possa prendere da essa quanto voglia, quanto tu comandi!

Immagina questo e pensalo, sappilo. Con tutta la forza positiva della tua natura, proferisci la parola creativa. Essa non tornerà a te vuota.

Però sappi, o diletto, che ciò non potrà essere finché tu non sia venuto a me in assoluto abbandono e non abbia dato in mia custodia il tuo Sé, i tuoi affari, la tua vita e finché tu non abbia posto ogni cura e ogni responsabilità su di me, in me soltanto riposando e confidando.

Quando avrai fatto ciò, le parole che ti ho già detto stimoleranno a vita attiva i miei divini poteri latenti nella tua anima.

Tu avrai coscienza di una poderosa forza dentro di te la quale, nella misura in cui dimorerai in me e lascerai le mie parole dimorare in te, ti spianerà tutte le vie, ti darà tutto quanto desideri, ti libererà per sempre da ogni dolore.

Allora non vi saranno più dubbi né domande: tu saprai che Io, Dio, il tuo vero Sé, sempre provvederò e indicherò la via; tu avrai trovato che tu e Io siamo Uno.

Il Cristo e l’Amore

A te che paventi che le mie parole possano distruggere la fede nel Signore Gesù Cristo e il tuo amore per Lui, Io dico: circa duemila anni or sono, quando il processo di espansione della mia Idea aveva raggiunto lo stadio in cui potevo manifestare parte della mia divina realtà, per fare questo, e così ricordare ai miei attributi umani la loro missione sulla Terra, fu necessario esprimere per mezzo di una personalità umana e di manifestare in una forma umana i miei attributi divini, perché le menti e gli intelletti umani potessero vedere e ricordare ed essere ispirati, da Me internamente, a lasciare che nello stesso tempo la mia Idea si esprimesse e si manifestasse nelle loro personalità umane.

Questo Io feci, rappresentando alla comprensione umana per mezzo dei miei insegnamenti e della mia vita, quanto era necessario per esprimere pienamente la mia divina Idea.

Io mostrai, con le esperienze di natura simbolica per le quali feci passare la personalità umana da me espressamente creata a tale scopo, ciò che tutte le personalità debbono attraversare prima che voi, miei attributi umani, che create queste personalità, possiate diventare di nuovo impersonali abbastanza da essere espressioni coscienti con me della mia Idea divina.

Tutti voi, miei umani attributi, prima che l’Io sono possa risvegliare le vostre menti umane alla realizzazione di me, dovete nascere da un amore vergine in un’umile mangiatoia, il luogo dove viene a nutrirsi il bestiame (in umile fede e confidenza in Dio, a cui la natura umana o animale deve venire).

Voi dovete poi essere portati in Egitto, la terra delle tenebre, dell’attività intellettuale, per crescere colà e svilupparvi in corpo e in comprensione, fino a divenire forti del sentimento di Me dentro di voi.

Allora, divenuti abbastanza consci del mio potere e del mio amore, Io comincerò a dire, per mezzo vostro, parole di sapienza e di verità che confonderanno i dotti del mondo e perfino i dottori della Legge.

Seguirà un lungo periodo di studio e di meditazione che maturerà la mente e svilupperà l’anima, finché arriverete alla piena maturità della coscienza dell’Io sono interno che vi prepara al battesimo del Giordano, il quale vi aprirà completamente a Me e Io potrò, da allora in poi, dirigere completamente le vostre vite.

Io ti conduco allora nel mondo, chiamato nell’altra mia rivelazione il Deserto, per metterti colà alla prova, per farti forte, per abituarti all’uso impersonale dei miei divini attributi.

Ti porto le tre grandi tentazioni: del potere, dell’orgoglio, della ricchezza, finché tu non abbia dato prova che nulla dell’intelletto, nulla di Sé, nulla dall’esterno può farti dimenticare Me dentro di te, e che la Mia Voce, la Mia sola, parli essa nel tuo cuore o in quello dei tuoi fratelli.

Tu puoi ormai ascoltare.

Comincerà, dopo queste prove, il periodo dei miracoli e dell’insegnamento alla moltitudine, accompagnato dagli oltraggi e dalla persecuzione del mondo miscredente e schernitore, seguito dal processo davanti a Ponzio Pilato, rappresentante della legge mondana; la sentenza; l’ascesa al Calvario portando la croce; l’inchiodatura alla Croce; l’agonia; i tre giorni nella tomba e poi la resurrezione finale con cui si entra in completa unione con me.

Ognuno di questi stadi ha il suo significato interno e si applica allo sviluppo dell’anima. Chi ha aperto a me il suo cuore li comprende facilmente.

Tale è stata in passato la via per te e per quanti hanno studiato e seguito i miei insegnamenti, dati nelle precedenti rivelazioni.

Ma ora è venuto il tempo in cui ho preparato te e molti altri a un nuovo ordinamento col quale voi potete entrare nella coscienza di Me, direttamente e subito per la via impersonale. Quelli che sono abbastanza sviluppati e forti da respingere tutte le pretese della personalità umana, quelli che possono dire Io sono e che sanno che Io sono l’Uno interno - che dò a essi la forza e li rendo capaci d’innalzarsi al disopra delle attrattive e delle influenze del mondo esterno - quelli Io ho scelto per esprimere, per loro mezzo, le meraviglie della mia Idea.

Il Cristo, cioè la coscienza dell’Io sono, dev’essere nato nel tuo cuore e in quello di ogni personalità umana; deve crescere e svilupparsi e passare in qualche modo attraverso ogni esperienza simboleggiata dalla vita di Gesù, prima che tu possa giungere al punto da divenire espressore cosciente di Me, della mia Idea divina.

L’esempio dell’amore e della compassione del Cristo, che Io manifestai in quella Vita, anche tu devi esprimere, almeno fino a un certo punto, nella tua vita, prima che tu possa gustare i frutti di quell’amore che in realtà non è amore, ma la sacra Trinità: Amore, Sapienza, Potere, che è la vera espressione della mia Vita impersonale.

Tu non hai compreso finora il significato della Vita Impersonale e quindi non puoi conoscere che cosa s’intende per amore impersonale.

L’amore per te, se analizzi bene questo sentimento, è sempre stato un’emozione, un’espressione umana; tu non puoi concepire l’idea di un amore privo e staccato da qualche interesse umano e personale.

Ma ora, man mano che tu cominci a sentire Me nel tuo cuore e ad aprirlo per contenermi, Io ti riempirò di un nuovo, strano, meraviglioso sentimento, che farà vibrare ogni fibra del tuo essere di un istinto creativo che sarà per te un vero Elisir di Vita. Poiché nell’espressione esterna di quel sentimento, quando Io in tal modo lo spanderò nel mondo per mezzo tuo, tu gusterai l’ineffabile dolcezza del mio sacro amore impersonale, con l’illuminazione della mente e la coscienza dell’illimitato potere che lo accompagnano, ed esso farà di te un canale completamente altruista, e quindi perfetto, per l’espressione impersonale della mia divina Idea.

Allora realizzerai d’esser parte di me e di ogni altro essere, che tutto quanto tu hai e sei non è tuo, ma Mio, creato da me per adoperarlo dovunque e comunque Io intenda.

La tua vita non sarà più centrata su te stesso, ma il tuo Sé sarà perduto, fuso con i tuoi altri Sé; e darai la tua vita, la tua conoscenza, la tua forza, la tua sostanza - che sono soltanto le fasi della mia Vita Impersonale e del mio Amore Impersonale che Io ti ho impartito - soltanto a tale uso.

Nella personalità di Gesù il Cristo Io manifestai molto amore impersonale; abbastanza da ispirarti e condurti a cercare di emulare la sua vita e la sua impersonalità e, per mezzo di questi tentativi e di questi sforzi, risvegliare la coscienza del Cristo dentro di te.

Mediante questo risveglio, e con la comprensione che il Cristo è soltanto un canale, una porta che si apre verso di me, ti ho finalmente portato al punto in cui tu puoi entrare nella mia Vita Impersonale e divenirne coscientemente una parte.

Ma ti dico qui chiaramente che il mio Amore Impersonale non ha nulla a che fare con le vite e gli amori personali. Tutti questi sono soltanto mezzi esterni che Io adopero per spandere dal cuore dell’Umanità il mio Amore reale nel mondo, dove esso manifesta incessantemente il suo potere vivificatore, creativo, che eleva e che tutto abbraccia.

Il mio amore non tiene conto di individui o di personalità; esse non sono che pedine sulla scacchiera della vita e Io le muovo come mi sembra meglio per compiere il mio intento: cioè la piena e completa espressione della mia Idea divina nell’umanità.

Soltanto nell’Umanità Io posso esprimere la mia Idea appunto come tu puoi esprimere la tua idea di te stesso soltanto attraverso la tua personalità umana.

Nell’umanità Io vivo, mi muovo e ho il Mio essere.

Essa è la personalità umana, il corpo del mio Sé immortale; appunto come la tua personalità e il tuo corpo sono il mezzo con cui tu esprimi il tuo essere.

Tutte le personalità umane individuali, con i loro corpi, sono soltanto le cellule del mio corpo dell’Umanità.

E precisamente come l’Io sono costruisce ora il tuo corpo in modo che esso possa esprimere perfettamente la mia Idea di te, ossia il tuo Sé reale, così Io costruisco grado a grado l’Umanità in modo che essa possa esprimere perfettamente la mia Idea di Me stesso.

Nella misura che le cellule individuali del mio corpo dell’Umanità (appunto come quelle del tuo corpo umano), partecipando alla mia vita divengono impersonali e parti armoniche degli organi che formano, esse vivono una vita sana e felice. Ma se una cellula si oppone e agisce contrariamente alla legge generale di quell’organo, il funzionamento armonico di esso diviene impossibile, tutto il corpo subisce l’effetto dello squilibrio e sopravviene la malattia.

Ogni cellula d’ogni organo è parte integrale di esso e il suo lavoro è necessario al perfetto funzionamento di quell’organo e alla perfetta salute del mio corpo.

Cosicché, se ogni cellula non cede tutta la sua energia, tutta la sua intelligenza, che sono soltanto attributi della vita che Io le dò, concorrendo così al perfetto funzionamento del mio intero corpo, il solo risultato che può venirne è la disarmonia, con le sue conseguenze: malattia, sofferenza, peccato, schiavitù, miseria, mancanza di intendimento, disintegrazione, morte.

Similmente, se ogni organo non offre tutta l’intelligenza e tutte le energie di cui l’ho dotato, all’unico scopo di esprimere e mantenere la vita del mio corpo in perfetta salute, l’unico risultato possibile è la disorganizzazione, il dissolvimento, la ribellione e infine la guerra; guerra tra i vari organi e fra le loro rispettive cellule e un più o meno grande stato di caos in tutto il mio corpo.

Nel mio Corpo dell’Umanità questo significherebbe guerra tra le Nazioni, che sono gli organi. E siccome ogni guerra è solo una malattia acuta, cioè una disarmonia, e poiché la mia Vita che si manifesta nell’Umanità come Amore Impersonale si può esprimere solo nell’armonia (appunto come nel tuo corpo fisico), essa utilizza continuamente, compensa e prepara le condizioni necessarie a esprimersi armonicamente.

Essa fa questo sradicando a poco a poco dai vari organi del corpo le cellule ammalate, deboli o disadatte al loro lavoro, oppure provocando la malattia in una forma acuta e maligna (come la febbre, l’idropisia, il carbonchio, l’infezione o la degenerazione nel corpo fisico) ed espelle così rapidamente le cellule dannose a miliardi, finché l’organo non è purificato o distrutto.

In altre parole la Vita reale e il lavoro di ogni cellula consistono nel rinunciare alla propria vita individuale perché il mio corpo possa essere ed esprimersi in perfetta armonia.

Quando ogni cellula e ogni organo non hanno altra idea che questa e si fanno puri e altruistici canali per cui può fluire la mia Vita Impersonale, allora il mio corpo divino diviene un Tutto armonico e perfetto e la mia Idea può esprimere sulla Terra i suoi divini poteri e le sue possibilità, come fa nel regno celeste dell’Eterno.

Nella misura in cui tu ti abbandoni completamente a me, perché Io per mezzo tuo riversi il mio sacro Amore impersonale, non avendo altro pensiero che la perfetta espressione di quell’amore che è la mia Vita reale, in quella misura potrò Io per mezzo tuo a poco a poco stimolare e risvegliare quelli che ti circondano al riconoscimento di me, il Cristo dentro di essi, dimodoché anch’essi abbandoneranno il loro Sé completamente a me, finché l’organo, o quella speciale parte del mio corpo dell’Umanità che tu ed essi formate, non raggiungano la salute e l’armonia e uniscano il loro contributo all’elaborazione e al mantenimento della perfetta salute del Mio Corpo.

Quando verrà quel tempo, la mia divina forza vitale, ossia il mio Amore Impersonale, fluirà e si manifesterà attraverso tutta l’Umanità, e la mia Idea si esprimerà pienamente sulla Terra come nel Cielo: e la Terra e tutti i corpi terreni non saranno più di grossolana materia fisica come prima, ma si saranno del tutto purificati dall’egoismo e saranno sollevati di nuovo allo stato da cui sono discesi.

Poiché lo scopo della loro creazione, cioè lo sviluppo di organismi idonei alla manifestazione esterna e all’espressione umana della mia Idea divina sarà raggiunto e, non avendo più bisogno d’intermediari esterni o umani per tale espressione, Io creerò e mi esprimerò soltanto con la Mente che è il solo mezzo necessario nel mondo celeste della Vita Impersonale.

Maestri

O tu, che ti attieni ancora all’Idea, professata in varie dottrine, che Io provvedo un maestro, un istruttore divino, a ogni aspirante all’unione con me, ascoltami!

Ti ho permesso in passato d’immergerti in ogni sorta di libri e d’insegnamenti mistici e occulti, incoraggiando il tuo desiderio di conseguire i poteri necessari a raggiungere l’unione con me, in quegli insegnamenti preconizzata, fino a risvegliare in te una lieve coscienza del possesso di tali poteri.

Ti ho permesso di credere che, praticando certi esercizi, respirando in dato modo, proferendo parole speciali, tu potessi dall’invisibile attirare un maestro che ti aiuti a prepararti per alcune iniziazioni che ti farebbero ammettere a un grado avanzato in qualche Ordine segreto, nei piani interiori dell’esistenza, dove molto della mia divina sapienza ti sarebbe dischiuso.

Non solo l’ho permesso, ma ero Io stesso che ti conducevo a quei libri, che t’ispiravo quei desideri, che fissavo nella tua mente quelle credenze; ma non per lo scopo che tu immagini.

Infatti, Io ti ho portato attraverso tutti quegli insegnamenti e desideri cercando di mostrare alla tua mente umana le forze che adopero per esprimere la mia Idea Divina.

Ho raffigurato queste forze come gerarchie celesti e, perché il tuo intelletto umano potesse meglio comprendere, le ho raffigurate come Angeli o Esseri Divini, agenti ed esecutori impersonali del mio volere, impegnati nel processo di espressione della mia Idea, che era fin dal principio.

Ma tu non hai compreso.

Il tuo intelletto umano, innamorato della possibilità d’incontrare e comunicare con uno di questi Esseri, come era asserito in alcuni insegnamenti, li personificò, anelò alla loro apparizione, immaginando che essi s’interessassero dei tuoi affari umani e che, vivendo secondo certe regole, stabilite in certi insegnamenti, tu avresti potuto propiziarteli in modo che essi ti avrebbero aiutato a conseguire il Nirvana o l’immortalità.

Ebbene, Io ho permesso che tu ti abbandonassi a tali illusioni, lasciandoti agognare e pregare e sforzarti ardentemente di obbedire a tutte le istruzioni, conducendoti a volte fino ad avere, in sogni e visioni autostimolate, qualche barlume degli esseri ideali che Io ti ho lasciato credere che fossero Maestri.

Posso persino aver dischiuso in te certe facoltà che ti rendono possibile percepire la presenza di personalità che sono passate al lato spirituale della vita e che sono state attirate dai tuoi desideri e hanno cercato di rappresentare presso di te la parte di Maestri e di Guide.

Ma ora il tempo è venuto in cui tu devi sapere che tali esseri non sono maestri, e così pure che gli esseri divini non sono maestri: che Io, solamente Io, il tuo Sé reale, sono l’unico tuo Maestro.

Che ogni essere, in forma umana o di spirito, il quale si presenti alla tua coscienza e si arroghi di essere un Maestro, o che la tua mente presuma essere tale, non è che una personalità, come sei tu, e quindi non divino malgrado le portentose verità ch’egli può pronunciare e le cose meravigliose che egli può fare.

Questo è un mistero, e finché tu non puoi comprenderlo hai ragione di pretendere che quanto ti dico non è conforme a certe affermazioni fatte qui, e che contraddice insegnamenti di altre mie Rivelazioni.

Ma non temere: questo mistero ti sarà rivelato se sinceramente desideri conoscere il Mio Intento.

Fino ad allora, perché nelle tue ricerche ti sentiresti soddisfatto di quanto è inferiore al più alto? Perché cercare in insegnamenti, guide, maestri o angeli, le manifestazioni necessariamente limitate della mia perfezione, mentre puoi venire direttamente a me, Dio dentro di te, l’Onnisciente, l’Onnipresente, l’Idea Ispiratrice che è dietro e dentro tutte le manifestazioni?

Perché Io sono in te, come sono in chiunque tu cerchi, e poiché tutta la sapienza, tutto il potere e tutto l’amore che essi posseggono viene solo da me.

Perché non venire subito a me, e lasciare che Io ti prepari in modo da esprimere il mio Tutto per mezzo tuo?

Finché la tua mente umana cerca o adora l’idea d’un Maestro in un altro essere qualunque, per quanto nobile e sacro ti sembri, tu trai nutrimento da tali idee e forse Io posso anche permetterti d’incontrare e di comunicare con tale Maestro. Ma se tale «privilegio» ti è concesso, è solo per affrettare il tuo risveglio e la tua conseguente disillusione, quando imparerai che quel Maestro è solo una personalità, benché molto più avanzata di te nel risveglio, ma sempre una personalità e non l’Uno Divino che l’intimo dell’anima tua brama di conoscere.

Poiché se Io ti alimento con ogni idea capace di insegnarti la realtà dietro la parvenza e se ti conduco all’apparente disinganno e alla perdita della fede in tutti gli insegnamenti umani e in tutte le umane e perfino divine perfezioni, è solo per renderti capace di distinguere più chiaramente tra la sostanza e l’ombra e per prepararti a quel ben più alto ideale che Io mi propongo di presentarti.

Tu puoi innalzarti nella tua personalità soltanto all’ideale che la tua mente umana è capace di concepire.

Per mezzo del desiderio Io manifesto attraverso di te il mio volere e per mezzo del desiderio compio molte opere meravigliose.

Ma per te che ti sei innalzato al di sopra del desiderio, per te che non cerchi più un maestro, un istruttore e neppure me, ma dimori solo nella fede della mia eterna presenza, per te Io ho in serbo un incontro e una comunione che porteranno alla tua anima tale gioia e beatitudine quali la tua mente umana è incapace di concepire.

Tu sei una personalità umana, ma sei anche divino e quindi perfetto. Tu credi la prima di queste verità, ma non la seconda. Eppure entrambe sono vere. Questo è il mistero.

Tu sei precisamente ciò che pensi di essere.

L’uno o l’altro? Quale sei tu? O entrambi? Tu sei uno con me; Io sono te, nella tua personalità umana, nel tuo corpo, nella tua mente, in ogni facoltà del tuo intelletto.

Io sono l’anima, il principio attivo di ciascuno. E tu sei in Me. Tu sei una cellula del mio corpo, un attributo della mia mente, una facoltà del mio intelletto. Sei una parte di me, pure sei Io, il mio Sé.

La tua personalità umana è per te ciò che tu sei per la mia divina Impersonalità.

Sei uno dei miei attributi mentali, uno dei miei divini poteri, una delle irradiazioni del mio volere, che Io emano impersonalmente per compiere il mio intento.

Sei un essere divino, il mio angelo di luce, una parte vivente di me che Io ho emanato perché si manifestasse sulla Terra per esprimere impersonalmente la mia Idea.

Può un angelo, un essere completamente impersonale, un attributo del mio volere, interessarsi di affari umani? No. Egli adopera soltanto la tua natura umana e i tuoi affari umani come canali per mezzo dei quali il mio volere può esprimere la mia Idea.

Io portai all’attenzione della tua mente l’idea di un maestro solo per condurti e prepararti a questa idea di me, tuo Sé impersonale, angelo di luce, unico vero maestro dentro di te.

La tua mente umana è costituita in modo che a volte pensa di avere bisogno di un maestro, di uno a cui potersi rivolgere nelle sue prove umane e nelle sue difficoltà interne per averne consigli e spiegazioni, credendo che i problemi della vita possano risolversi in questo modo.

Se Io attiro a te uno che viene meno alle tue aspettative o t’inganna e ti rigetta alfine su di me, disilluso e umiliato, è solo perché allora forse tu sarai pronto a rivolgerti a me, dentro, e ascolterai la mia voce che durante tutti questi anni ti aveva parlato ma che la tua mente egoista e orgogliosa non si era degnata di ascoltare.

Per te che non hai ancora avuto quest’esperienza, che non hai ancora incontrato il maestro delle tue aspirazioni, in forma umana o in forma spirituale, in cui le mie parole non sono riuscite a svegliare e sollecitare risposta alla loro verità, Io ho in serbo certe esperienze che ti condurranno a me certamente più tardi e allora capirai che Io sono il maestro, l’idea ispiratrice dietro e dentro ogni pensiero e ogni aspirazione verso il maestro che entri nella tua mente, sia dal di fuori che dall’interno.

Se dubiti di questo, non hai che da applicare la chiave; pensare a un maestro e crearne uno.

Tale idea d’un maestro, pensandola, diviene ciò che tu desideri e immagini che sia un maestro. In altre parole, pensando tu costruisci intorno a quest’idea tutte le qualità che tu immagini un maestro possegga.

La tua mente umana, per mezzo del desiderio, dell’aspirazione, dell’adorazione, deve necessariamente creare queste qualità in qualche essere immaginario che è pure una personalità, perché tu non puoi ancora concepire un essere impersonale. Quindi, a seconda dell’intensità del tuo desiderio e del tuo pensiero, quest’idea deve, presto o tardi, manifestarsi a te come personalità nella carne o come un’entità nel regno delle visioni e dei sogni.

E insegnato che: «Quando l’allievo è pronto il Maestro appare». Questo è vero in un certo senso; ma non come tu l’hai interpretato.

Il tuo segreto desiderio di un maestro lo porterà a te, ma solo quando Io ti avrò preparato per tale apparizione.

Pure tale apparizione sarà soltanto un’apparenza di tale maestro. Il vero Maestro o Insegnante, quando appare tu puoi non riconoscerlo: poiché può essere nascosto in un amico interessante, in un socio negli affari, nel tuo vicino di casa, in tua moglie, in tuo marito o in tuo figlio. Poiché Io parlo con ogni mezzo necessario in quel momento a impressionare la tua coscienza umana.

E poiché Io t’insegno continuamente, anche quando tu non te ne accorgi, ho molte vie per raggiungere la tua coscienza e le utilizzo tutte per portarti alla comprensione del mio intento.

Io parlo con molte voci; con la voce della paura, dell’amore, dell’invidia, della bontà, dell’ambizione, dell’ubriachezza, del piacere, della sofferenza, della vergogna, con la voce di tutte le emozioni, di tutte le passioni, di tutti i desideri umani.

Parlo con la voce della Natura, con la voce dell’esperienza e perfino con la voce della conoscenza umana.

Sì, tutte queste voci sono la mia voce che adopero impersonalmente per esprimere a te un fatto: che Io sono in Tutto e che Io sono Tutto.

Questa voce ti dice nei suoi mille modi che tu pure sei parte di questo Tutto e che Io sono in te, aspettando il tuo riconoscimento e la tua cosciente cooperazione nell’espressione della mia idea d’impersonale perfezione sulla Terra come essa si esprime in Cielo.

Solo quando verrà questo riconoscimento, solo allora tu incontrerai e conoscerai il vero Maestro.

Allora, e solo allora, tu comprenderai che Io, il tuo Sé impersonale, sono l’unico Maestro possibile della tua personalità umana.

Allora comprenderai perché nessun essere umano, o altro, può essere Impersonale ed essere maestro di altri; perché un essere impersonale non può mai essere conosciuto come maestro da un essere umano e non può quindi interessarsi di affari umani.

Se un essere che sembra divino entrasse nella tua vita e mostrasse d’interessarsi a te, sta sicuro ch’egli non è completamente impersonale.

Egli può essere un uomo-maestro, ma non può essere divino.

Ma tu forse sarai soddisfatto di avere un simile maestro, anche se non fosse del tutto impersonale. Se è così, Io ti porterò più tardi alla comprensione delle sue personali imperfezioni per mezzo di un costante confronto con la mia impersonale perfezione; finché tu ti volgerai alfine a me in abbandono completo riconoscendo me e la mia Impersonalità come unico modello e ideale e come la vera causa che ispirò la tua lunga ricerca all’esterno della mia perfezione che puoi trovare solamente all’interno, profondamente nascosta nella tua anima.

Intermediari e Intercessori

O tu, che nel tuo desiderio di servirmi sei entrato in una chiesa, in un’organizzazione religiosa, in una società occulta, in un qualunque ordine spirituale, credendo di far cosa grata a me con l’aiutarne e appoggiarne l’opera, nella speranza di ricevere in cambio favori speciali da me, ascolta queste mie parole e medita su di esse.

Sappi, innanzitutto, che già mi compiaccio di te poiché tu non fai nulla che Io non ti faccia fare e quanto fai è per compiere il mio intento, anche se a volte può sembrarti di agire contro il mio volere e solo per soddisfare i tuoi desideri. Sappi, inoltre, che Io provvedo a tutte le menti tutte le esperienze della loro vita, che le utilizzo unicamente per preparare il loro corpo, risvegliare il loro cuore e sviluppare la loro coscienza in modo che possano comprendersi e così esprimere per mezzo loro la mia Idea. Mediante queste esperienze Io ispiro alle menti barlumi di me e della mia Idea e ho parlato, con tali ispirazioni, a molti che hanno raccolto le mie parole, le hanno scritte in libri e le hanno insegnate ad altre menti. Con tali parole ho risvegliato i cuori e la coscienza di quanti erano pronti a riceverle, anche se gli scrittori e gli istruttori non comprendevano il mio intento.

Molti di quelli le cui menti ispiro così, Io li faccio diventare istruttori e guide di altri; ed essi, organizzando chiese, società e culti, attirano ricercatori e seguaci di modo che Io, mediante parole che dico per mezzo loro, possa risvegliare i cuori e la coscienza di quelli che sono preparati a riconoscermi.

Ma sono Io, l’Impersonale interno, che fa tutto ciò, e gli istruttori e le guide, personalmente non fanno nulla; servono soltanto come canali attraverso i quali Io posso esprimere la mia Idea alla coscienza di quelli che a tale scopo attiro a essi, poiché la mente è soltanto un canale e l’intelletto uno strumento che Io adopero impersonalmente, dovunque e in qualunque tempo sia necessario, per esprimere la mia Idea.

Solo quando il cuore si è risvegliato e si è aperto a contenermi, la personalità può, con la sua mente e il suo intelletto, comprendere coscientemente il mio intento, allorché Io mi esprimo attraverso la mia Idea.

Tu, nel tuo desiderio di servirmi, puoi aver trovato in qualche istruttore o in qualche guida una personalità che, dalle meravigliose parole che Io esprimo per mezzo suo, sembra contenermi già ora nel suo cuore.

Nei tuoi dubbi, nella tua brama di essermi gradito e nella tua paura di spiacermi disobbedendo ai miei comandi, sei forse andato da qualcuno di quegli istruttori, che probabilmente asserivano di essere sacerdoti o sacerdotesse dell’Altissimo, e hai creduto di poter avere per mezzo di essi il mio messaggio, o parole di aiuto e di consiglio da qualche «maestro» o «guida» del mondo spirituale, reputato da te mio emissario.

Fa pure questo, se vuoi. Anzi, sono Io che ti offro tale possibilità, se non vuoi o non puoi contentarti di confidare in me e di aspettare che Io ti risponda e ti aiuti a mio tempo e a modo mio.

Sì, ti mando perfino da questi sacerdoti e da queste sacerdotesse e lascio che tu riponga in essi la tua fiducia e la tua fede; lascio che essi ti nutrano di tutti gli insegnamenti e consigli «spirituali» provenienti da tali «maestri» e «guide» che tu puoi ricevere; affinché, in dolore e umiliazione per il disinganno che inevitabilmente sussegue, tu sia ancora una volta respinto su te stesso, sull’Istruttore interno, su di Me, sul tuo vero Sé.

Hai avuto tante delusioni, ti sei sottoposto a tutte le discipline, hai dato tutto il tuo ardore, tutta la tua devozione - per non parlare del tuo denaro e dei tuoi servigi - credendo di aiutare il mio lavoro; invece tutto ciò ti era carpito e veniva adoperato per costruire e rafforzare il potere personale e il prestigio di tali istruttori.

Essi ti hanno alimentato con sottili adulazioni e promesse di avanzamento spirituale, usando un’abile sofistica sotto forma di altisonanti insegnamenti spirituali, allo scopo di tenerti legato a essi e di farti continuare a onorarli, tenendo sempre su di te la minaccia del mio malcontento se tu non davi loro indiscussa fede e obbedienza.

Tutto questo Io ti porto, perché è ciò che desideri e cerchi, e il desiderio è invero l’agente della mia volontà.

Tu puoi anche aver dato il tuo amore e la tua devozione a qualche istruttore visibile o invisibile, bene intenzionato forse, e spiritualmente saggio, il quale ti sembra non possa essere classificato tra coloro che ho menzionato, e avesse ricevuto insegnamenti che ti paiono d’inestimabile valore.

Tutto ciò è bene, finché senti il bisogno di ricevere; poiché Io dò quanto appaga i tuoi desideri. Sappi, però, che tutto ciò è vano e non porta i risultati che cerchi. Poiché la ricerca di un conseguimento spirituale è della personalità, è quindi egoistica e conduce solo alla delusione.

Ma, se ben guardi, è appunto nella disillusione che raggiungi i veri risultati; poiché Io stesso te li preparai e ti condussi verso di essi, presentandoti la possibilità di avere aiuto da qualche istruttore umano; le disillusioni e le umiliazioni te le procurai apposta, perché tu, divenuto di nuovo più umile e docile come un piccolo fanciullo, ascoltassi e obbedissi alla mia parola proferita dentro di te e, ascoltandola, potessi entrare nel mio Regno.

Tutte le ricerche esterne finiranno così e ti riporteranno solo e sempre a me, stanco, nudo, affamato, disposto ad ascoltare me e a fare qualunque cosa anche solo per una crosta del mio pane, che nella tua presunzione prima disdegnavi.

Ma ora, se ne hai abbastanza d’insegnamenti e d’istruttori e sei sicuro che dentro di te è la sorgente d’ogni sapienza, queste parole porteranno al tuo cuore una gioia ineffabile. Poiché non confermano esse ciò che tu hai già sentito dentro di te come vero?

A te, che ancora non puoi vedere questo e che hai bisogno di un intermediario, Io ho provveduto con la storia del Cristo crocifisso per la tua redenzione, raffigurandoti in essa come desidero che tu viva, in modo che, attraverso la crocifissione della tua personalità, tu possa innalzarti alla coscienza dell’Unità con me.

Ma a te, che sei forte abbastanza per comprenderlo, Io dico che non occorre intermediario fra te e me, poiché noi siamo già Uno.

Se tu puoi appena percepire questo, tu puoi venire direttamente e immediatamente a me nella tua coscienza e Io, Dio dentro di te, ti accoglierò e tu dimorerai con me in eterno, come fa mio figlio Gesù, l’Uomo di Nazareth, per mezzo del quale Io mi esprimo ora, come duemila anni fa, e come un giorno mi esprimerò per mezzo tuo.

A te, che vorresti sapere come e perché Io dico queste cose tanto belle e spirituali attraverso personalità che falliscono nel vivere gli insegnamenti che essi danno per propri, Io dico:

Io adopero tutti i mezzi di comunicazione impersonalmente per esprimere il mio Intento.

Alcuni ho preparato ad essere mezzi di espressione migliori di altri, pur non conoscendo essi personalmente nulla di me.

In alcuni ho risvegliato il cuore in modo che possano meglio contenermi e divenire coscientemente più uniti con me.

Alcuni, così, sono divenuti Uno con Me, non sono più separati da me nella loro coscienza e Io vivo, mi muovo ed esprimo in essi il mio Essere.

Fin dai primordi della Terra Io ho preparato i miei sacerdoti, i miei profeti, i miei Messia, perché potessero mostrare al mondo la mia Idea, la mia Parola che diventerà finalmente carne.

Ma che Io parli per mezzo di un sacerdote, di un profeta, di un messia, di un piccolo bimbo o del tuo peggiore nemico, ogni parola che in modo vitale fa appello a te, è la parola dell’Io sono di te, il Tuo Io Sono, che parla attraverso l’organismo di quell’intermediario alla coscienza della tua anima.

Quando alcuni sono riuniti ad ascoltare la mia Parola, proferita da uno dei miei sacerdoti, non è il sacerdote, ma sono Io, nel cuore di ciascuno degli ascoltatori, che attiro dal sacerdote le parole vitali che penetrano profondamente nella coscienza di ciascuno degli uditori.

Il sacerdote non sa che cosa nelle sue parole commuova gli astanti e non comprende neppure il mio Intento nelle parole che dice. Ma Io, dentro di lui, attraggo dalla devozione e dalla fede in Me, coscientemente e incoscientemente espresse da tutti quelli che sono riuniti intorno a lui, la forza spirituale che serve come canale di congiunzione mediante il quale Io raggiungo la coscienza di quelle menti preparate a comprendere il mio intento.

Poiché, quantunque Io dica per tutti le stesse parole, in effetti esse contengono un messaggio distinto per ciascuno, e ciascuno comprende solo il messaggio che dico a lui; perché Io dentro di te scelgo da quelle parole il significato che intendo per te solo, e così per ogni tuo fratello, dentro di esso; per tutti scelgo il significato che intendo per ciascuno di essi.

Quando due o tre sono riuniti insieme in mio nome, Io sono in mezzo a essi; poiché l’Idea che li ha raccolti è la mia Idea, da Me dentro ciascuno ispirata, e con l’unione delle loro aspirazioni verso di Me, Io cerco un canale per mezzo del quale rendo la coscienza di ciascuna di quelle anime capace di afferrare barlumi di Me nella misura delle sue possibilità.

Io faccio in modo che ogni sacerdote, ogni istruttore, ogni intermediario, senta istintivamente questo poiché tutti sono miei ministri, scelti da me.

Così pure sveglio nel loro cuore il desiderio di circondarsi di seguaci, per poter risvegliare nei cuori di quelli che sono pronti una coscienza della mia presenza dentro di loro.

Il sacerdote, l’istruttore, l’intermediario, possono non aver mai riconosciuto la mia presenza dentro di loro e pensare che Io sia personificato in qualche maestro o in qualche Dio, o in qualche salvatore fuori di loro; pure, per mezzo di certe parole che faccio pronunziare ai miei ministri, insieme alla forza spirituale fornita dai vari aspiranti, Io posso risvegliare la coscienza dell’anima di coloro che ho condotto a quei miei ministri, alla reale comprensione di Me, l’Uno Impersonale, che risiede nell’intimo, nel cuore di tutti e di ciascuno. Poiché l’Io sono del mio ministro e l’Io sono di ogni seguace è Uno; Uno in coscienza, Uno in comprensione, Uno in amore, Uno in scopo, il quale è il compimento della mia Volontà.

Questo Io sono, che è interamente impersonale e che non conosce tempo né spazio, né differenti identità, utilizza solo le personalità dei ministri e dei seguaci e l’occasione del contatto personale come mezzo per dare voce alla mia Idea, che sempre si sforza dall’interno di esprimersi esternamente.

I ministri che approfittano della confidenza e della fede dei miei seguaci e le adoperano per avvantaggiare i propri interessi privati, Io li sveglio a suo tempo al riconoscimento del mio volere e della mia Idea.

Questo risveglio è però tutt’altro che piacevole per le loro personalità, e quasi sempre cagiona molte sofferenze e umiliazioni: ma le anime gioiscono e cantano lodi a me quando il fatto avviene.

Non stupirti, dunque, se talvolta odi meravigliose parole di Verità da labbra apparentemente disadatte a proferirle e da persone che forse non ne comprendono tutto il significato; né del fatto che spesso semplici seguaci si risvegliano prima dei loro istruttori e si sviluppano più di essi.

Io, che dimoro tanto nell’istruttore che nei suoi seguaci, scelgo differenti condizioni e fornisco diverse vie per l’espressione dei miei attributi in ogni anima, adattando ciascuna di esse al tempo e al luogo in cui possono completarsi e aiutarsi meglio a vicenda; unendole così tutte nella più armoniosa espressione possibile della mia Idea, a seconda delle circostanze.

L’Autorità

A te che senti ancora il desiderio di leggere libri, credendo di trovare in essi una spiegazione dei misteri che ora ti nascondono il significato delle espressioni terrene della mia Idea, Io dico: è bene che, seguendo gli impulsi che Io ti mando, tu cerchi così all’esterno altre interpretazioni del significato che la mia Idea esprime per mezzo di essi; Io renderò tale ricerca proficua per te, benché non nella maniera che tu immagini.

È anzi bene che tu cerchi in insegnamenti, filosofie e religioni di tempi antichi, o in quelli di altri popoli e di altre razze, la verità che Io desidero esprimerti, perché anche quella ricerca non sarà senza profitto. Ma verrà il momento in cui tu comprenderai che i pensieri di altre menti e gli insegnamenti di altre religioni, siano essi pur veri e belli, non sono ciò che Io voglio per te; poiché Io ho riserbato per te pensieri e insegnamenti che sono tuoi, soltanto tuoi, e che Io ti darò in segreto, quando sarai pronto a riceverli.

E quando il tempo verrà, come inevitabilmente deve venire, in cui tu, insoddisfatto della tua ricerca fra gli insegnamenti delle varie religioni, filosofie e culti che ora ti interessano, diverrai scoraggiato e sentirai di non esserti avvicinato di più al raggiungimento dei poteri e dello sviluppo spirituale descritti con tanta autorità, e che credevi posseduti dagli scrittori dei libri, dagli insegnanti delle filosofie e dai promulgatori delle religioni, allora Io ti mostrerò che mentre tutti questi libri, insegnamenti e religioni furono originariamente ispirati da me, e hanno fatto e fanno ancora la loro parte eccitando i cuori di molti, è ora conveniente per te cessare di rivolgerti a qualsiasi autorità esterna e limitare invece il tuo studio al mio libro di vita, guidato e istruito da me, interamente, da me soltanto.

Se tu fai questo con sincerità e con fervore, troverai che Io ti ho scelto per essere il gran sacerdote di una religione la cui grandezza e il cui splendore saranno, in confronto a tutte le altre presentate finora alla tua comprensione, come la luce del sole in paragone dello scintillio d’una lontanissima stella.

Riconoscerai, che le antiche religioni, furono date ai miei popoli di tempi remoti e che le religioni di altre razze sono per i miei popoli di quelle razze, ma che nessuna di esse è per te; anche se Io le ho portate a tua conoscenza e ti ho additato in esse molte cose meravigliose che ti spinsero a una più decisa ricerca di me nei loro insegnamenti.

Ma Io ti dico che queste sono cose del passato e non hanno più nulla a che fare con te.

È venuto il momento, se puoi vederlo, in cui devi mettere da parte tutta la conoscenza accumulata, tutti gli insegnamenti, tutte le religioni, tutte le autorità, anche la mia autorità, quale è espressa in questa e in altre rivelazioni esterne; poiché Io ti ho risvegliato alla coscienza della mia presenza dentro di te, al fatto che ogni autorità, insegnamento o religione, venendo da una sorgente esterna, sia pure alta e sacra, non può più avere alcuna influenza su di te, tranne che come mezzo per farti rivolgere a me dentro, alla mia autorità decisiva in tutte le questioni, di qualunque natura.

Perché, dunque, cercare nelle cose del passato, nelle religioni, nella conoscenza umana o in altre esperienze, l’aiuto e la guida che Io solo posso dare?

Dimentica tutto ciò che è stato. Il passato è morto. Perché gravare la tua anima del peso di cose morte?

Nella misura in cui ti attieni alle cose passate, tu vivi nel passato e non puoi avere nulla a che fare con me, che dimoro nel sempre presente ora, nell’eterno.

Nella misura in cui ti attacchi ad atti, esperienze, religioni o insegnamenti del passato, altrettanto essi annebbiano la visione della tua anima, nascondendoti me e impedendoti sempre di trovarmi, finché tu ti liberi dalla loro influenza oscurante e passi dentro, nella luce della mia coscienza impersonale che non conosce limitazioni e penetra nell’Infinità, Realtà di tutte le cose.

Così pure non ti riguarda il futuro. Chi aspetta il futuro, per la sua perfezione finale, è incatenato al passato e non può divenire libero finché la sua mente non sia più carica delle conseguenze delle sue azioni, ed egli riconosca me come sua unica guida e getti su di me ogni responsabilità.

Tu, che sei uno con me, sei perfetto ora, e fosti sempre perfetto e non conoscesti mai giovinezza né vecchiaia, né nascita, né morte.

Tu, il Perfetto, non hai nulla a che fare con ciò che è stato e ciò che sarà. Nulla ti riguarda, fuorché l’eterno ora.

Solo ciò che ti si presenta immediatamente ti riguarda; cioè come tu debba esprimere perfettamente la mia Idea qui e adesso, nelle condizioni in cui ti ho messo apposta per tale espressione.

Compiuta l’opera tua, perché non lasciarla dietro di te, invece che trascinartela a gravare sulla mente e sulla tua anima con conseguenze che sono soltanto gusci vuoti da cui hai estratto il cibo?

Tutto questo si applica alla reincarnazione, alla cui credenza molte menti sono fortemente incatenate.

Che cosa hai a che fare tu, il Perfetto, l’Eterno, con incarnazioni passate o future? Può il Perfetto aumentare la sua perfezione? O l’Eterno uscire o tornare all’eternità?

Io sono, e tu sei uno con me, e sempre fummo e sempre saremo. Il tuo Io sono dimora e si reincarna in tutti i corpi con l’unico intento di esprimere la mia Idea.

L’Umanità è il mio corpo. In esso Io vivo, muovo e ho il mio essere, esprimendo la mirabile luce della mia Idea per mezzo dei miei attributi, il cui celeste splendore è oscurato e distorto alla visione umana dalle miriadi di imperfette e offuscate facce dell’intelletto umano.

Io e tu, che sei uno con me, ci reincarniamo nell’Umanità come la quercia si reincarna nelle sue foglie e nelle sue ghiande, una stagione dopo l’altra, e ancora nelle migliaia di querce che nascono dalle migliaia di ghiande e dalle querce che da esse verranno, una generazione dopo l’altra.

Ma tu dici di ricordare qualche tua vita passata.

Davvero? Ne sei sicuro?

Ebbene, che significa ciò?

Appunto l’averti Io concesso di intravedere un bagliore della realtà di una delle mie passate espressioni, per farti meglio comprendere il mio disegno, che esprimo ora a te, non è una prova data da me che tu personalmente fosti il mio tramite per tale espressione?

Poiché non mi esprimo Io attraverso tutti i tramiti e tu con me?

E non siamo noi la Vita e l’intelligenza di tutte le espressioni, non importa quali siano il loro carattere, la loro età, la loro razza?

Ma se ti piace di credere che tu realmente fosti quell’espressione, ebbene, Io farò in modo che tale credenza ti sia di giovamento; ma solo in quanto essa concorrerà a prepararti alla grande realizzazione che verrà dopo.

Intanto tu sei strettamente incatenato.

La tua personalità, con i suoi desideri egoistici e con le sue egoistiche ricerche, è ancora legata mani e piedi al passato e cerca nel futuro la sua liberazione, dopo l’esaurimento di tutte le conseguenze delle sue azioni. Essa, domina la tua mente e il tuo intelletto, con la falsa credenza della nascita e della morte e che tale sia la tua sola via per l’emancipazione finale e per l’unione con me, impedendoti di riconoscere la nostra eterna e sempre presente unità e di comprendere che tu puoi liberarti in qualunque momento tu voglia. Poiché, soltanto la personalità nasce e muore, cerca e si sforza di prolungare il suo soggiorno nel corpo e nella vita terrena e poi di tornare ad altri corpi dopo che Io non ho più bisogno di quello che ha.

Ed è solo a questa personalità che tu sei legato, dalle credenze e dalle opinioni che essa ha innestato in te attraverso le età durante le quali ha tenuto la tua mente occupata con tali illusioni; solo quando tu puoi innalzarti alla realizzazione della tua divina immortalità, onnipotenza e intelligenza, e quando riesci a deporre tutte le credenze e le opinioni personali, solo allora puoi liberarti da questa falsa relazione e assumere la tua vera posizione di maestro e di re, uno con me, seduto sul trono del Sé; costringendo la personalità a prendere il suo posto naturale di servo e di suddito, pronto e volonteroso a obbedire al mio minimo ordine, divenuto così uno strumento degno di essere da me adoperato.

Anime Compagne

Esaminiamo ora alcune delle cose che Io ti ho dato, specialmente quelle delle quali tu non puoi ancora riconoscermi come il Donatore.

Tu pensi, forse, che la posizione che occupi attualmente nella vita non sia la più adatta all’espressione della mia Idea che incalza entro di te. Se così è, perché non esci da codesta posizione e non vai in quella che sceglieresti? Il fatto stesso che tu fai o non fai o non puoi fare ciò, prova che, per adesso, tale posizione è la più adatta a svegliare in te certe qualità necessarie alla mia perfetta espressione e che Io, il tuo Sé, ti costringo a rimanervi finché tu non riconosca il mio intento e il significato nascosto nel potere che codesta posizione ha di turbare la tua pace di mente e di mantenerti così insoddisfatto.

Quando tu avrai riconosciuto il mio significato e il mio proposito e avrai deciso di rendere tuo il mio proposito, allora, solo allora, ti darò la forza di uscire da codesta posizione e di passare in un’altra che ho previsto per te.

Forse tu trovi che il marito o la moglie che ti ho dato sono ben lungi dal convenirti e dall’essere capaci di aiutarti nel tuo risveglio spirituale, ch’essi sono anzi un impedimento e un danno. E, tu, puoi avere segretamente desiderato di lasciare e perfino aver coltivato l’idea di abbandonare quel compagno (o compagna) per un altro che è affine a te nelle aspirazioni e nella ricerca e che quindi ti sembra più vicino al tuo ideale.

Tu puoi sfuggire alla mia scelta primitiva, se vuoi, ma sappi che non puoi sfuggire alla tua personalità; che nella sua brama egoista di un compagno spirituale, tu sviluppi ancora di più il lato egoistico della tua natura; mentre un compagno antipatico ti obbliga a ripiegarti su te stesso, a volgerti all’interno, dove Io dimoro.

Così pure un compagno amabile, fedele, condiscendente incoraggerebbe in te soltanto l’egoismo e la superbia, se tu non dimori ancora nella coscienza del mio amore impersonale; mentre un compagno tormentoso ti fornisce appunto la disciplina dell’anima di cui hai bisogno ancora e t’insegna il valore dell’opposizione e del dominio di se stessi.

Solo che tu lo sapessi, colui che assume la parte del tuo presente compagno è in realtà un angelo del Cielo, uno degli attributi del mio Sé divino, venuto a te per insegnarti con il dispotismo e l’opposizione, con l’egoismo, la durezza, il rigore - i quali sono soltanto ombre di qualità che esistono in te che la luce della mia Idea dentro, irradiando attraverso la tua annebbiata personalità, getta sull’anima del tuo compagno, oscurandola, inceppandola, legandola alla sua personalità, magnificando e nello stesso tempo distorcendo queste ombre di qualità nella sua personalità in modo che esse vengano innanzi audacemente, ostentando davanti a te il potere di turbarti e di tormentarti - per insegnarti che solo quando Tu avrai purificato la Tua personalità di tali qualità, in modo che il mio sacro amore possa esprimersi, Tu potrai essere liberato dalle condizioni che ora turbano tanto la tua mente e rendono così infelice la tua anima.

Poiché, sappilo, quell’anima dolente e incatenata, questo angelo del cielo, questa altra parte di me e di te, è venuta a te e batte le sue ali contro la gabbia chiusa della tua personalità in cui tu l’aiuti a restar chiusa, mentre essa continuamente anela e si forza di chiamare ad espressione attraverso te l’amore impersonale, la tenera, attenta cura verso gli altri, la calma della mente, la pace dei cuore, il sereno e fermo impero di Sé che possono spezzare i ceppi, aprire le porte e permetterle di uscire nella libertà del suo glorioso essere ed essere per te il suo vero Sé; soltanto allorché tu potrai vedere in quest’anima tutta la sua divina bellezza, benché ora ammalata e indebolita dai suoi ceppi terreni, sarà possibile per te trovare e riconoscere l’ideale che cerchi.

Poiché quell’Ideale non esiste all’esterno, in qualche altra personalità, ma solo dentro, nella tua controparte divina, che è Io, il tuo Sé superiore, immortale.

È solo la mia Idea di questo tuo perfetto Sé, che si sforza di esprimersi e manifestarsi mediante la tua personalità, che ti mostra le apparenti imperfezioni nel compagno che Io ti ho dato.

Tempo verrà, ad ogni modo, in cui tu cesserai di cercare al di fuori l’amore e la simpatia, la considerazione e l’aiuto spirituale, e in cui ti volgerai completamente a me dentro, e allora queste apparenti imperfezioni spariranno; allora tu vedrai nel tuo compagno soltanto il riflesso dell’amore altruista, della dolcezza, della fiducia, della fedeltà e lo sforzo costante a rendere gli altri felici, tutte qualità che irradieranno luminosamente e di continuo dal tuo proprio cuore.

Forse tu non puoi ancora credere completamente tutto questo e domanderai se Io, il tuo Sé, sono proprio responsabile della tua presente posizione nella vita e se proprio Io scelsi per te il tuo presente compagno. Se è così, è bene che tu ti interroghi finché tutto sia evidente. Ma, ricorda, Io parlerò in modo molto più chiaro direttamente dall’interno, solo che tu ti rivolga fiducioso a me per aiuto. Poiché, Io serbo sempre i miei più sacri segreti per quelli che si rivolgono a Me e che nutrono fede profonda e perseverante che Io posso e voglio provvedere a ogni loro necessità. Ma a te, che non puoi ancora fare questo, Io dico: se il tuo Sé non ti mise dove ti trovi e non ti diede il compagno che hai, perché allora tu sei così? Perché hai quel compagno?

Pensaci.

Io, il Tutto, il Perfetto, non commetto errori.

Sì, ma, tu dici, la personalità ne commette. E la personalità scelse quel compagno, e forse non ha meritato miglior posizione.

Ma che cosa e chi fece scegliere alla personalità proprio quel compagno e quella posizione? Chi scelse e collocò quel compagno in modo che tu potessi sceglierlo e chi ti fece nascere, fra tutti i paesi, proprio in questo paese e in questa città, fra tutte le città del mondo, e proprio in questo tempo? Perché non in un’altra città e cento anni dopo? Fu la tua personalità che fece queste cose?

Rispondi sinceramente a queste domande dinanzi a te stesso e imparerai che Io, Dio in te, il tuo proprio Sé, faccio tutte le cose che tu fai e le faccio bene.

Le faccio nell’esprimere la mia idea, che cerca di manifestarsi continuamente in forma esteriore quale perfezione attraverso di te, mio vivente attributo, pur restando nell’eterno interiormente.

Quanto alla tua vera «anima compagna» che qualcuno ti ha indotto a credere che ti aspetti in qualche posto, smetti di cercarla; poiché essa non esiste al di fuori, in qualche altro corpo, ma dentro la tua stessa anima.

Poiché ciò che in te chiede complemento è solo il tuo senso della mia presenza, dell’Io dentro, anelante di essere riconosciuto; Io, la tua controparte divina, la tua parte spirituale, la tua altra metà a cui soltanto tu devi essere unito, prima che tu finisca ciò che sei venuto a esprimere in Terra.

Questo è invero un mistero per te che non sei ancora sposato nella coscienza al tuo Sé impersonale. Ma non dubitare; se tu verrai in completa rinuncia e non ti curerai d’altro che dell’unione con me, ti schiuderò le dolcezze dell’estasi celeste che da lungo tempo ho in serbo per te.

L’Uso

Di proposito Io non ho esposto chiaramente tutto il come e il perché di queste cose; poiché mi riservo (quando tu mi chiederai di farlo e quando sarai capace di riceverlo) di ispirarti dall’interno, con una visione dello sviluppo della mia divina Idea e della sua finale, perfezionata espressione, molto più vasta di quella qui raffigurata.

Se adesso ti comunicassi il significato reale delle mie molteplici aspirazioni, prima che tu fossi capace di sperimentare coscientemente la loro verità, tu non crederesti alle mie parole né comprenderesti la loro applicazione intima e il modo di adoperarle. Perciò, mentre Io comincio a svegliare in te la realizzazione che Io sono dentro te e rendo sempre più la tua coscienza umana un canale impersonale per mezzo del quale Io possa esprimermi, ti rivelerò gradualmente la realtà della mia Idea, disperdendo a una a una le illusioni del tuo lungo passato, le quali mi hanno celato a te, e potrò così alfine manifestare sulla Terra, attraverso di te, i miei celesti attributi in tutta la loro umanamente divina perfezione.

Io ti ho dato qui solo un barlume della mia Realtà, ma precisamente nella misura in cui ciò che ti viene rivelato ti riesce chiaro.

Molto di più ti sarà dischiuso dall’interno e sarà ben più Meraviglioso di quanto esso ti sembri ora. Poiché la mia Idea interna, allorché splenderà finalmente attraverso il tuo involucro di carne, ti costringerà ad adorarmi e glorificarmi molto al di sopra di tutto ciò che la tua mente e il tuo intelletto umani concepiscono ora come Dio.

Ma prima che tu possa divenire conscio di tutto questo, e veramente comprenderlo, tu e la tua personalità umana dovete rendere possibile a me di rivelarlo, volgendovi a me dentro, come l’una e unica sorgente, recando a me la coppa assolutamente vuota del Sé, con mente e cuore semplici come quelli di un bambino. Allora, e solo allora, quando nulla della coscienza personale umana rimarrà a impedire che Io ti ricolmi fino a traboccarne con la coscienza di Me, potrò additarti gli splendori del mio reale intento, per il quale questo messaggio è soltanto una preparazione esterna.

Tuttavia è giunto per te il tempo di comprendere qualcosa di tutto questo.

Abbastanza ti è stato rivelato per prepararti a riconoscere la mia voce che parla dentro di te. Perciò, procederò ora come se tu realizzassi che «Io sono» dentro di te.

Tutte le verità che espongo per mezzo di queste pagine, hanno il solo scopo di imprimere più fortemente nella tua coscienza quegli aspetti della mia Idea che tu non potresti ancora in modo chiaro ricevere direttamente.

Quanto di ciò che è scritto qui ti appare come verità e ti attira è, quindi, solo una conferma di ciò che la mia Idea si è finora sforzata di esprimerti dal di dentro. Quanto non ti attira, non ti persuade e non riconosci come tuo, lascialo; è segno che Io non desidero ancora che tu lo accetti. Ma ogni verità che espongo qui, avanzerà vibrando, finché non raggiungerà le menti che Io ho stimolato a riceverla; poiché ogni parola è piena della potente energia della mia Idea e alle menti che percepiscono la verità in esse celata, questa verità diviene una realtà vivente, essendo essa quella fase della mia Idea che esse sono ora capaci e degne di esprimere; poiché tutte le menti non sono che aspetti della mia mente infinita, ossia le parti di essa manifestantisi in forme differenti di natura mortale.

Quando Io parlo per mezzo di queste pagine alla tua mente e ad altre menti, parlo soltanto al mio Sé mortale, pensando con la mia mente infinita e sospingendo la mia Idea in manifestazione terrena.

Precisamente così, tu subito penserai i miei pensieri e sarai conscio che Io parlo direttamente all’interno della tua coscienza umana, e allora non avrai più bisogno di ricorrere a questo libro o a nessun’altra mia rivelazione esterna, scritta o parlata, allo scopo di percepire il mio intento.

Perché, non sono forse Io in te? Non sono Io te, e non sei tu uno con me, che vivo nella coscienza di tutte le menti e mi esprimo per mezzo di esse, conoscendo tutte le cose?

A te non resta che entrare nella onniscienza della mia Mente e dimorarvi con me, come Io dimoro nella mia Idea nella tua mente; allora tutte le cose saranno tue, come ora sono mie, essendo solo l’espressione esterna della mia Idea, ed esistendo solo in forza della coscienza che Io diedi loro quando le pensai in esistenza.

E soltanto questione di coscienza, di pensiero cosciente.

Tu sei separato da me solo perché pensi di esserlo.

La tua mente non è che un punto focale della mia Mente.

Solo che tu lo comprenda, ciò che chiami la tua coscienza è la mia coscienza.

Tu non puoi neppure pensare, e ancor meno respirare ed esistere, senza che la mia coscienza sia in te. Non lo comprendi?

Ebbene, allora pensa, credi che tu sei Io, che noi non siamo separati, che non possiamo essere separati; perché siamo Uno: Io dentro di te e tu dentro di me.

Pensa che è così, immagina risolutamente che è così e veramente all’istante in cui tu sei conscio di questo, tu sei con me nel Cielo.

Tu sei ciò che credi di essere. Nulla nella tua vita è reale o ha valore per te, se non in quanto tu pensi e credi che ne abbia. Non pensare quindi più che sei separato da me e dimora con me nel Regno Impersonale, ove tutto il Potere, tutta la Sapienza e tutto l’Amore, la triplice natura della mia Idea, aspettano solo di esprimersi attraverso di te.

Io ho ormai parlato molto su questo soggetto e, apparentemente, ho detto la stessa cosa più d’una volta, benché con differenti parole. Ma ho fatto ciò espressamente; ti ho presentato il mio intento sotto luci diverse perché tu possa alfine comprendere la mia divina Impersonalità, che in realtà è la tua Impersonalità.

Si, Io ho ripetuto e continuerò a ripetere ancora molte verità, e tu puoi trovar ciò tedioso e non necessario; ma se tu leggerai attentamente troverai che ogni volta che ripeto una verità aggiungo sempre qualcosa a ciò che ho già detto, e che ogni volta si fa sulla tua mente un’impressione più forte e più duratura.

Se è così, il mio scopo è raggiunto e ben presto la tua anima realizzerà questa verità.

Ma anche tu che non comprendi, gusterai ogni parola, e leggerai e rileggerai molte volte e acquisterai di conseguenza tutte le meravigliose perle di sapienza che Io serbo per te. E questo libro e il suo messaggio saranno per te, d’ora innanzi, solo una fonte d’ispirazione, ossia una porta per mezzo della quale tu diverrai idoneo a entrare nello stesso impersonale e a mantenere dolce comunione con me, tuo Padre nel Cielo, mentre t’insegnerò tutte le cose che tu desideri sapere.

Ho raffigurato lo stato impersonale da molti punti di vista, allo scopo di renderlo cosi familiare che tu possa infallibilmente distinguerlo da tutti gli stati inferiori e imparare a dimorare coscientemente in esso a volontà. E, quando potrai coscientemente dimorare in esso in modo che le mie parole ovunque e in qualunque tempo proferite possano sempre trovare accoglienza e comprensione nella tua mente, allora ti permetterò di adoperare certe facoltà che ho risvegliato in te.

Queste facoltà ti renderanno capace di vedere sempre più chiaramente la realtà delle cose, specialmente le debolezze, le colpe, le mancanze, come anche i tratti belli e piacevoli, nelle personalità che ti circondano. Ma tu sarai reso atto a scorgere queste colpe, queste mancanze, non perché tu possa criticare o giudicare ì tuoi simili, ma perché Io possa far sorgere in te la risoluzione di sopraffare, di sopprimere quelle colpe e quelle mancanze della tua personalità. Poiché, bada! Tu non le rileveresti se non le avessi ancora in te stesso; giacché Io, dentro, non avrei più bisogno di richiamare ad esse la tua attenzione.

Siccome tutte le cose sono fatte per essere adoperate e soltanto per questo, studiamo un po’ quale uso tu hai fatto finora di altre facoltà, doni e poteri che ti ho dato.

A quest’ora tu sarai convinto che Io ti ho dato ogni cosa: tutto ciò che hai, che sei, sia buono o cattivo, gioia o dolore, successo o insuccesso, ricchezza o povertà, tutto Io ti ho dato o ho attratto a te.

A quale scopo? Per adoperarlo a svegliarti al riconoscimento di me quale Donatore.

Così, anche prima di tale riconoscimento, tutte le cose che possedevi avevano la loro utilità: e se tu non eri conscio della loro utilità era solo perché non potevi riconoscere me quale Donatore. Né tu potevi riconoscermi come tale finché non sapevi che Io sono il Donatore.

La tua personalità, infatti, si era così immersa nel travaglio di liberarsi dì certe cose che ti avevo detto, o di buttarle per altre che credevi migliori, che naturalmente non potevi neppure sognare e ancor meno riconoscere Me, il tuo Sé, come il Donatore. Ora, invece, tu riconosci Me come il Donatore, come l’intima essenza, il Creatore di tutte le cose nel tuo mondo e nella tua vita e perfino del tuo presente atteggiamento verso queste cose.

Entrambe queste disposizioni d’animo sono opera mia; sono soltanto le fasi esterne del processo che Io adopero nell’esprimere la mia Idea della tua perfezione interna; la quale perfezione, essendo la mia perfezione, si sviluppa gradatamente dal tuo interno.

Man mano che tu approfondisci meglio questo, ti sarà rivelato lo scopo delle cose, delle condizioni e delle esperienze che ti mando. Poiché allora tu comincerai a scorgere qualche barlume della mia Idea interna e, scorta questa Idea, tu comincerai a conoscere me, il tuo Sé reale.

Ma prima che tu possa veramente conoscermi, devi imparare che tutte le cose che Io ti do sono buone e servono per servire me; che tu, personalmente, non hai interesse né diritto su di esse e che giovano solo in quanto tu le metti a tal servizio.

Io posso esprimere per mezzo tuo bellissime sinfonie di suoni, di colori, di immagini, sotto forma di musica, pittura e poesia, secondo la terminologia mortale, e le opere tue possono talmente colpire gli altri da farti acclamare come uno dei grandi del giorno. Posso parlare per mezzo della tua bocca o ispirarti a scrivere molte bellissime verità, che attirano a te molti seguaci i quali ti salutano come il predicatore, l’istruttore più meraviglioso. Posso perfino risanare per mezzo tuo certe malattie, cacciare demoni, far vedere i ciechi, camminare gli sciancati e compiere altre opere stupefacenti che il mondo chiama miracoli.

Sì, Io posso fare per mezzo tuo tutto ciò, ma nulla di ciò gioverà alla tua personalità se tu non adopererai, non applicherai queste armonie di suoni in ogni tua parola, di modo che esse sembrino a tutti gli uditori una dolce musica celeste; se il tuo senso del colore e della proporzione non si manifesteranno nella tua vita in modo che da te fluiscano solo pensieri gentili, elevati, salutari, provando così che la sola vera arte è quella di vedere chiaramente la mia perfezione in tutte le mie umane espressioni e di permettere al potere vivificatore del mio amore di riversarsi attraverso di te nei loro cuori, raffigurando alla loro visione interna la mia immagine ivi celata.

Così pure nessuna autorità potrai esercitare, siano pure meravigliose le verità che Io dico o le opere che Io compio per mezzo tuo, se tu, tu stesso, non vivi queste verità ogni giorno, ogni ora; se non fai servire queste opere come un costante memento di me e del mio potere che Io riverso largamente per te, mio diletto, e per tutti, perché sia adoperato al mio servizio.

E a te, a cui apparentemente non ho elargito nessuno di tali doni e che ti reputi indegno e non ancora abbastanza avanzato per servirmi in quel modo, a te Io dico: precisamente nella misura in cui tu sinceramente riconosci me dentro e cerchi con vero fervore di servirmi, precisamente in quella misura Io ti adopererò; non importa quale sia la tua personalità, non importano le sue colpe, le sue tendenze, le sue debolezze. Io farò compiere anche a te, che cerchi di servirmi così, molte cose meravigliose nel risvegliare e vivificare i tuoi simili a un uguale riconoscimento di me. Io farò in modo che tu possa influenzare le vite di molti di quelli che vengono a contatto con te, ispirandoli e innalzandoli a più alti ideali, modificando il loro modo di pensare e il loro atteggiamento verso il loro prossimo e quindi verso di me.

Sì, tutti voi che cercate di servirmi, non importa quali siano i vostri doni, Io vi renderò atti a essere una forza vitale per il bene della comunità, trasformando il tenore di vita di molti, ispirando e plasmando le loro aspirazioni e ambizioni, divenendo insomma un fermento benefico in mezzo alle attività mondane in cui vi collocherò.

Ma tu per intanto non saprai nulla di tutto questo. Tu forse aneli ancora a servirmi e brami una coscienza più intima di me, credendo di non fare nulla, di commettere molti errori e di non riuscire a vivere il tuo alto ideale di me; non comprendendo che questo anelare e bramare sono appunto i canali per mezzo dei quali Io riverso la mia forza spirituale che, essendo completamente impersonale, viene adoperata da te senza avere coscienza che sono Io dentro di te che l’adopero, per elaborare il mio intento nel tuo cuore e nella tua vita e nel cuore e nella vita degli altri miei e tuoi «Sé».

Così, quando arriverai alfine a comprendere tutto questo, come certamente arriverai e lo proverai con l’uso pratico di tutto ciò che possiedi in mio servizio, Io ti darò gradatamente la forza e l’abilità di usare coscientemente e impersonalmente il mio Potere, la mia sapienza e il mio Amore, nell’espressione della mia Idea divina che si sforza eternamente di manifestare per mezzo tuo la sua perfezione.

Vedrai perciò ben presto che la tua personalità umana, con tutte le sue facoltà, poteri e possessi, i quali in realtà sono miei e che agiscono per mezzo tuo, è pure completamente per il mio servizio e che vero successo e soddisfazione non si possono trovare che in tale servizio.

Come il seme piantato sviluppa la pianta, così tale uso sviluppa l’abilità di usare coscientemente tutte le mie facoltà spirituali nell’espressione finale, perfetta, della mia Idea, che può essere espressa solo per mezzo della tua personalità umana.